Peschiera Del Garda

  • Peschiera del Garda
  • Peschiera del Garda, Associazione Città Murate del Veneto
  • Peschiera del Garda, Associazione Città Murate del Veneto
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Cenni Storici

Dal Neolitico alla prima guerra mondiale la storia ha lasciato le proprie tracce a Peschiera del Garda. L’età del bronzo ha visto il fiorire di vari insediamenti palafitticoli, i romani la trasformano in un importante centro. Nel Medioevo comincia ad acquistare importanza come centro strategico militare. Nel XIII secolo Verona estende fino al lago la sua dominazione e Peschiera perde definitivamente l’autonomia costituendo un nodo strategico fondamentale per lo sbarramento del Mincio. Con Mastino della Scala inizia l’opera di fortificazione del centro: la Rocca fu costruita su preesistenze romaniche Nel 1439 Peschiera entra a far parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Con gli interventi della Serenissima del 1549, la fortezza assunse l’attuale forma pentagonale. La cinta è costituita da bastioni di muro e terra, collocati ai vertici del pentagono di base. L’Impianto della cinta bastionata salda le due antiche isole con singolare e possente ponte fortificato e collega i due settori interni della Fortezza, che risulta attraversata dal ramo principale del Mincio.
Dal 1803 al 1815 ci fu il rafforzamento della cinta magistrale e la costruzione dei forti esterni napoleonici. Dal 1849 al 1864 gli Austriaci costruirono 14 forti esterni (alcuni dei quali ancora conservati), che componevano il campo trincerato a forti distaccati, voluto da Radetzky. A sud della fortezza, si erge il forte Ardietti (N. VI) capolavoro architettonico del Quadrilatero asburgico, edificato dal 1853 al 1861. Dopo il 1866, sotto il Regno d’Italia, l’importanza strategica militare di Peschiera comincia a decadere ed ha inizio la demolizione di molte delle opere costruite: oggi si conservano sette dei 15 forti originari.

Monumenti

- Bastione Tognon.
- Porta Brescia.
- Bastione Feltrin.
- Bastione Cantarane.
- Ospedale d’Armata.
- La Rocca.
- Ponte dei Voltoni.
- Stabilimento di Artiglieria di Porta Verona.
- Padiglione degli Ufficiali.
- Caserma Franciscus I.
- Palazzo del Comando di Piazza Forte.
- Porta Verona.
- Bastione San Marco.
- Bastione Quercini.
- Chiesa di San Martino.
- Palazzo del Provveditore Veneto.
- Obelischi cinquecenteschi.
- Forte Ardietti (visitabile su appuntamento).
- Forte Papa (visitabile solo esternamente).
- Forte Salvi (visitabile solo esternamente).

Manifestazioni

- Palio delle Mura – il primo weekend dopo ferragosto.
- La grande rievocazione storica – 31 agosto.
- Finale del Campionato di Voga alla Veneta – nel mese di giugno.
- San Martino – tre giorni di festeggiamenti a novembre e l’11 incendio dei Voltoni.
- Presepio del Lago – presepio sott’acqua visibile da ponte San Giovanni dal 1° dicembre al 6 gennaio).
- Calici di Stelle (10 agosto a Forte Arditeti).

Itinerario Urbano

“Siede Peschiera bello e forte arnese…”, così la ricorda Dante nel XX canto dell’Inferno.
Fortilizio romano, castello e rocca scaligera, fortezza bastionata della repubblica veneta nel Cinquecento; fortezza napoleonica; piazzaforte asburgica del leggendario Quadrilatero. In poche città, come a Peschiera, sono presenti le epoche fondamentali della fortificazione.
LA FORTEZZA – L’itinerario di visita parte dal parcheggio che si trova ad ovest della Fortezza, presso Porta Brescia (1551): già da qui si osserva l’imponente fronte bastionato cinquecentesco, difeso dal fossato acqueo chiamato Fossa Reale, ramo destro del Mincio. Si attraversa il Ponte di Porta Brescia (1760 – 1770 progetto di Anton Maria Lorgna) e si entra nella fortezza. Si procede lasciando sulla destra Porta Brescia e si giunge davanti al grandioso asburgico Ospedale Militare d’Armata a prova di bomba costruito nel 1865.
Alla nostra sinistra si trova l’antica Piazza d’Armi oggi Piazza Ferdinando di Savoia, la Chiesa di San Martino – patrono di Peschiera del Garda – e gli scavi con i resti romani dell’antica Arilica I – IV secolo d. C.
Sul lato meridionale della piazza si eleva il complesso della Rocca, fortilizio tardo romano, fortificato dagli scaligeri (XIII – XIV secolo), ristrutturato in epoca veneta (XVI – XVII secolo) come arsenale, ed in epoca asburgica (1837 e 1861). Dal maestoso ingresso seicentesco si osserva, sul fondo del cortile, il portale dell’imponente Cavaliere della rocca (1575): nel sotterraneo del cavaliere sono visibili le vestigia del castello scaligero.
Si prosegue verso il fortificato Ponte dei Voltoni del 1556 sul Canale di Mezzo, ramo principale del Mincio: dalla sommità del ponte si aprono suggestive vedute sulla città fortificata e sul Mincio. Nella parte della fortezza sulla riva sinistra si giunge alla piazza dei Quartieri militari asburgici – oggi Parco Catullo. Per primi si notano la Palleria Austriaca e lo Stabilimento d’Artiglieria di Porta Verona (1854-57) completamente restaurato e aperto al pubblico nel 2002, sede della Biblioteca civica e dell’archivio storico del comune: nel cortile all’interno il Laboratorio Pirotecnico, ora sala Radetzky.
Si esce all’esterno della Fortezza attraverso Porta Verona del 1553 per osservare la bella facciata marmorea sulla quale campeggia il Leone di San Marco, distrutto dai napoleonici (si noti l’iscrizione sulla traberazione che dice:” disce haec moneta preacelsa leonis imago ne stimvles veneti cev Leo in hoste vignet”). Attraversato il ponte sul ramo sinistro del Mincio, la veduta abbraccia l’intero fronte fortificato, con i Bastioni di San Marco del 1553 alla nostra sinistra e il Bastione Querini del 1552 alla nostra destra.
Si rientra in città da Porta Verona e alla nostra destra vediamo l’imponente la Caserma Franciscus I del 1822, oggi sede della Scuola di Polizia.
Sul lato più occidentale del parco, si erge il Palazzo del Comando di Piazzaforte del 1854 chiamato anche Palazzina Storica nel quale si tenne il Convegno del 1917.
Sul lato opposto del parco, lungo il Canale di Mezzo, si affaccia il Padiglione Grandi Ufficiali del 1856. Oltrepassato il Canale di Mezzo, si arriva in Piazzale Betteloni dove sorge un’altra imponente costruzione ex Caserma di Cavalleria oggi sede del Municipio. Si sale lungo l’alta scarpata sul Bastione Tognon del 1552. Si prosegue lungo la cortina di collegamento superando sul cammino di ronda l’imponente Porta Brescia e si raggiunge la sommità del Bastione Feltrin del 1551, in cui è insediata la Polveriera austriaca tutt’ora intatta. Si lasciano i bastioni discendendo in città: attraverso Via Roma ( già Corso Brescia) e Via Dante (già Corso Piazza Erbe) si giunge in Piazza San Marco con gli obelischi cinquecenteschi ed il seicentesco Palazzo del Provveditore Veneto nel periodo austriaco detto Palazzo della Comunità. Da qui si ritorna al parcheggio di Porta Brescia, dove, avendo a disposizione ancora un po’ di tempo, attraverso il cammino di ronda, oggi chiamato passeggiata “Montagni” (attenzione manca di protezione sul fiume Mincio) si può ammirare l’imponente bastionata che dal Baluardo Feltrin costeggia la Fossa Reale fino al Bastione Cantarane del 1551. Si prosegue sino a raggiungere la riva destra del fiume Mincio dove inizia ufficialmente la pista ciclabile Peschiera / Mantova.

Link utili

www.peschieradelgarda.org