Camposampiero

Contatti

Piazza Castello, 35
Camposampiero (PD) – 35012

 

 

 

 

Luogo di timbratura del Lasciapassare incluso nel kit “Viaggio nel tempo”:

Ufficio turistico

Via Cordenons, 17
35012 Camposampiero
 
 
 

IAT DEL CAMPOSAMPIERESE

Cenni Storici

La costruzione del castello risale forse già alla prima metà dell’XI secolo, epoca in cui Tiso I riceve in feudo Camposampiero dall’imperatore Arrigo II. Le opere di fortificazione comprendono lo sdoppiamento in due rami del fiume Vandura, in modo da arginare un’area quadrata, cinta da mura, con cinque porte e la rocca comitale in prossimità della biforcazione. Oggi nel borgo rimangono solo due torri.

Itinerario Urbano

Della cinta muraria oggi rimangono solo le due torri, ma la struttura si legge ancora nel tracciato dei fossati esistenti. Provenendo da sud, lungo la strada statale “del Santo”, l’ingresso in città è dominato dalla Torre di Porta Padova con l’orologio. Si prosegue fino alla centrale piazza Castello, con ampio parcheggio nell’adiacente Campo Marzio. Qui si erge la Rocca, voluta da Tiso I, ora sede municipale e pretorile, con a fianco l’alta Torre del Castello. Si esce dalla piazza verso nord, attraversando via S. Antonio, dopo la biforcazione del fiume Vandura che circonda la città. Il soggiorno di S. Antonio nel 1231 è ricordato dalla Cella della Visione, inglobata nella Chiesa di S. Giovanni Battista dei Frati Minori. Poco più a nord (fuori cartina) si trova il Santuario del Noce, del 1432, con affreschi di Girolamo Tessari detto “dal Santo”. Si torna alla biforcazione fluviale e si segue il ramo nord per via S. Antonio fino al nodo idraulico col Tergolino ed il Muson. Per via Cordenons si percorre quindi il lato orientale del paese, difeso da tre corsi d’acqua paralleli, fino alla Villa Querini, sede della Biblioteca civica ed alla Villa Campello, in corso di restauro. E’ da ricordare il sistema fortificato del Serraglio, che Francesco il Vecchio da Carrara fece costruire alla fine del Trecento innalzando un poderoso argine e difese continue lungo la riva padovana del Muson, in modo da collegare le piazzeforti di Camposampiero, Stigliano e Mirano.

Luoghi d'interesse

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