Castelfranco Veneto

Comune

Via F. M. Preti, 36
Castelfranco V.to (TV) – 31033

 

 

Luogo di timbratura del Lasciapassare incluso nel kit “Viaggio nel tempo”:

Ufficio turistico Castelfranco Veneto

Via Riccati, 11
31033 Castelfranco Veneto

Cenni Storici

La fondazione della città di Castelfranco Veneto avvenne ad opera del Comune di Treviso nel 1195 circa su un preesistente terrapieno di origine forse preromana; essa va inquadrata nella fase espansiva del comune, che iniziò una campagna di ampliamento nei feudi oltre Piave. Ma ai successi su questo fronte corrispondeva una progressiva debolezza degli opposti confini sud-occidentali, già ridimensionati con l’arretramento sul fiume Musone ed insidiati dall’espansionismo di Padova e Vicenza. Il sito scelto in una posizione strategica garantiva il controllo delle più importanti vie di comunicazione; oltre alla funzione militare, l’atto di nuova fondazione comprendeva l’istituzione di una sorta di “colonia”: a chi intendeva risiedere nella città venivano assegnati i lotti ed i fabbricati all’interno delle mura, con l’obbligo della difesa e della manutenzione delle opere.

Itinerario Urbano

Arrivando da via S. Pio X, dopo aver costeggiato parte del perimetro delle mura in auto, si giunge nell’ampia piazza Giorgione, un tempo Piazza del Mercato, proprio nell’angolo dove sorgono l’edificio porticato del “Paveion”, la loggia pubblica del borgo, eretta nel 1420 ed il retrostante cinquecentesco Palazzo Piacentini, affrescato, ed un tempo sede dell’antica “Hosteria della Spada”; dal Ponte dei Beghi a metà piazza, si prosegue intorno al fossato, notando prima la torre angolare di nord-ovest, per entrare quindi nel borgo medievale da Porta Vicenza, breccia tuttora aperta sulla cinta murata. Dall’interno, lungo la porticata via Preti, si colgono le torri principali (le sei conservatesi delle otto originarie, corrispondenti agli angoli ed alle porte d’accesso), svettanti sul compatto tessuto edilizio aggregato su un reticolo viario interno che ripete la forma quadrata del castello. Il borgo di Castelfranco Veneto si articolava in quattro quartieri, corrispondenti ai quadranti del castello, divisi dalle due vie principali ortogonali. Giunti all’incrocio con via Garibaldi, andando verso sinistra, si nota il settecentesco Teatro Accademico, progettato da Francesco Maria Preti, mentre a destra, in piazza S. Liberale, si possono visitare il settecentesco Duomo (pala del Giorgione, affreschi di Paolo Veronese e dipinti di Palma il Giovane, del Bassano e di A. Carracci all’interno) e gli adiacenti Ex Monte di Pietà, Oratorio del Cristo e Casa del Giorgione con il fregio affrescato dall’artista. Da qui si prosegue, uscendo dalla cinta muraria attraverso la possente base della Torre civica, detta anche Torrione dell’Orologio, su cui si apre la porta principale (Porta Trevisana o Franca, a sesto acuto, che conserva ancora l’antiporta interna (la corte di guardia oggi coperta). Oggi è visitabile la torre angolare di nord-est, recentemente restaurata, raggiungibile da vicolo Montebelluna, a nord della Torre Civica. Oltre la porta, si può seguire il perimetro delle mura lungo il fossato del Musonello per una breve digressione verso destra, fino a superare la torre angolare di sud-est e a raggiungere la Torre del “Pestrin” o dei Morti, dietro il Duomo. Si ritorna quindi davanti alla Torre dell’Orologio (da notare, di fronte, all’angolo con via Riccati, i nobili cinquecenteschi palazzi Spinelli Guidozzi e Bovolini Soranzo, e, proseguendo brevemente nel borgo Treviso, il settecentesco Palazzetto Preti con la Chiesa di San Giacomo e il Chiostro dei Serviti del Massari . Si può entrare poi nei giardini del Castello, ai piedi del terrapieno verso nord (sono da osservare sul lato opposto della strada i settecenteschi palazzi, dalle facciate con trifora, Novello e Pulcheri-Favero), e si può passeggiare ai piedi della torre di nord-est, dove il fossato si allarga attorno all’isoletta che ospita la statua del più famoso artista castellano, Giorgione. Alla fine del giardino, si attraversa il Ponte dei Beghi, per giungere nuovamente in piazza Giorgione.

Luoghi d'interesse

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