Este

Comune

Piazza Maggiore, 6
Este (PD) – 35042

 Sito istituzionale

 

Luogo di timbratura del Lasciapassare incluso nel kit “Viaggio nel tempo”:

 

Ufficio Turistico

Via G. Negri, 9

IAT ESTE

Cenni Storici

L’antica Ateste, oggi Este, fu la città più popolata della Civiltà dei Veneti storici, stabilitisi nel X sec. a.C. lungo l’Adige, da cui prende il nome. Centro religioso e commerciale grazie alla posizione strategica tra Etruria ed Europa, divenne colonia romana dopo la battaglia di Azio (31 a.C.), con importanti vie consolari e quartieri visibili ancora oggi. L’esondazione del grande fiume del 589 d.C. segnò un deciso declino, trasformandola in centro agricolo. La rinascita avvenne con Azzo II, marchese di origine tedesca, che vi costruì il primo castello difensivo, seriamente danneggiato da Ezzelino da Romano nel 1249. Alla fine del XIII sec. i Padovani allontanarono gli Estensi radendo al suolo la città murata. Ubertino da Carrara ricostruì le mura e le torri maestre, oggi visitabili. Il Museo Nazionale Atestino, che conserva i reperti della civiltà Paleoveneta, ha sede nel Palazzo dei Mocenigo, edificato nel XVI sec. inglobando le antiche mura carraresi.

Itinerario Urbano

Scopri Este attraverso
un percorso che ti mostra le sue testimonianze medievali, tra mura, torri, chiese e palazzi storici:
Chiesa di San Martino (XI-XIII-XVII sec.)
L’edificio religioso più antico di Este, documentato fin dall’XI secolo. La struttura é romanica con modifiche successive. L’elemento iconico é il campanile pendente sin dal ‘300. All’interno un altare barocco di Bonazza, affreschi giotteschi ed un trittico con Madonna e santi.
Castello Carrarese (XIV sec.)
La sua cinta muraria viene ricostruita negli anni 1339-40 da Ubertino da Carrara, sulle rovine precedenti, con origini nel 1056 per volere di Alberto Azzo d’Este. La struttura è quadrata fortificata con 12 torresini, il mastio dominante sul colle e il Castelletto del Soccorso (o Torre del Soccorso), ingresso preferito dai Signori di Padova. I maestosi Giardini storici pubblici al suo interno sono ricchi di varietà arboree e vantano un glicine secolare.
Mastio Sommitale
Ricostruito nel 1339-1340, alto 21 m, su fondamenta di torre pentagonale dell’ XI sec., tutto ciò che resta del mastio originario sopravvissuto all’attacco Carrarese-Scaligero. E’ stato restaurato negli anni ’90, come tutto il complesso.
Complesso del Castelletto del Soccorso
Composto da ambienti fortificati con funzione difensiva, presenta un cortile, una torre laterale e il mastio principale; la Torre del Soccorso (29 m di altezza, 4 piani) offre un punto panoramico su Este, Monte Murale e Monselice.
Palazzo Scaligero del Capitano (XIV sec.)
Edificio gotico affacciato sulla piazza principale, originaria sede del governatore scaligero.
Santuario Basilica di Santa Maria delle Grazie (XV-XVIII sec.)
Costruita nel XV sec. per custodire la tavola bizantina miracolosa della Madonna delle Grazie; ricostruita nel 1717, campanile e cupola risalgono al XIX sec. Donata nel 1770 alla parrocchia di San Martino dalla Repubblica di Venezia fu elevata a Basilica nel 1924 da Pio XI.
Complesso Monumentale di San Francesco (XV-XVIII sec.)
È formato dall’ex-Chiesa di San Francesco, originariamente sul sito della chiesa di Santa Maria (XIII sec.), con una navata e tre absidi, contiene il monumento sepolcrale di Taddeo e Bertoldo d’Este (1464), dall’ex-Oratorio dei Battuta dall’ex Oratorio dello Spirito Santo e dal Convento di San Francesco, già presente prima del 1238; restaurato nel XVII sec., oggi sede scolastica e associativa.
Duomo Abbaziale di S. Tecla
Sorto sui resti di una chiesa paleocristiana distrutta dal terremoto del 1688; le origini risalirebbero al IV-V secolo d.C., sui resti di un antico tempio pagano. La ricostruzione é barocca (1690-1702) su progetto di Antonio Gaspari: pianta ovale e architettura obliqua, unica nel suo genere. La facciata non é mai stata completata secondo il progetto originale, che prevedeva marmi e statue. Conserva al suo interno il più bel capolavoro a tema religioso di G.B. Tiepolo (1759): la Pala d’altare, raffigurante Santa Tecla che intercede presso il Padre Eterno per salvare la città dalla peste. Collocata nell’abside il 24 dicembre 1759, alla presenza dell’artista e del figlio. Restauro completato nel 2020, celebrando l’anniversario dei 250 anni dalla sua morte. Un modellino dell’opera è conservato al Metropolitan Museum di New York. Altro tesoro artistico: il Trionfo dell’Eucarestia, gruppo scultoreo di Antonio Corradini. Presenti anche opere di Grigoletti, Zanchi, Amigoni. Sotto un altare si conserva il corpo incorrotto della Beata Beatrice I d’Este, seconda patrona cittadina.

Luoghi d'interesse

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