
Feltre
Comune
Piazzetta delle Biade, 1 (Palazzo Pretorio)
Feltre (BL) – 32032
Luogo di timbratura del Lasciapassare incluso nel kit “Viaggio nel tempo”:
Timbro non disponibile




Cenni Storici
Sviluppatasi in origine sul colle delle Capre ed ingranditasi ai suoi piedi in epoca romana, Feltre ebbe un notevole sviluppo sul lato sud, fuori delle mura. Secondo la tradizione, già nel VI secolo Alboino, re dei Longobardi, vi avrebbe fondato il Castello, sulla parte più alta del colle, dove era una torre romana di vedetta. L’inizio della costruzione delle mura si fa risalire al 1179, anno in cui il vescovo Drudo da Camino intervenne per trasferire la città in luogo più elevato, contro i Trevigiani, che cercavano il controllo delle strade verso il nord; nel 1220 le mura dovevano essere già costruite. Sotto Venezia, tra il 1488 ed il 1502, la città fu rafforzata di una nuova cinta costruita a ridosso di quella medievale, con l’adozione della tecnica delle mura terrapienate. Le nuove difese non la sottrassero alla distruzione e alla conquista da parte delle truppe asburgiche di Massimiliano I. Cacciati gli Imperiali nel 1512, la cinta fu risistemata dai Veneziani, con il solo valore di barriera daziaria.
Itinerario Urbano
La visita alla città ha inizio dalla piazza Cambruzzi, luogo importante perchè rappresenta, con il borgo delle Tezze e quello di Ognissanti, una delle propaggini medievali situate fuori dalle mura del XII secolo. Qui si affacciano la Cattedrale, con il contiguo Battistero e la sottostante area archeologica, il cui ingresso è raggiungibile dal sagrato della chiesa. Attraverso la scalinata Vittore da Cesana, si giunge in Campo Giorgio, davanti a Porta Pusterla, stretta tra le contromura rinascimentali veneziane ed aperta nel tardo XV secolo per collegare il borgo fortificato con la zona “extra moenia” della Cattedrale. Sulla sinistra si scorge una casa torre: infatti l’allineamento dei palazzi, la cui costruzione risale al periodo dopo la guerra di Cambrai, fu realizzato sulle fondamenta delle antiche mura. Salendo la lunga scala porticata, si può effettuare una breve digressione sulla sinistra, lungo il Percorso della Sentinella, sopra la cinta veneziana della fine del ’400. Continuando invece la salita, si raggiunge la piazzetta delle Biade, con il Municipio che ospita all’interno la Sala degli Stemmi, il Palazzo della Ragione e l’annesso Teatro della Sena. Qui si apre la piazza Maggiore, caratterizzata dalla cinquecentesca Chiesa dei Ss. Rocco e Sebastiano, dalle Fontane Lombardesche e dalla Torre dell’Orologio, antica porta d’accesso al soprastante complesso del Castello, sul quale svetta il mastio, detto Torre del Campanon, raggiungibile attraverso via Ramponi. Proseguendo verso via Luzzo, caratterizzata dalla sequenza di case affrescate, si trova, dopo il Palazzo Villabruna, sede del Museo Civico, la Porta Oria, che chiudeva il lato orientale delle mura. Sulla sinistra, merita una visita la gotica Chiesa della Ss. Trinità, costruita sul perimetro della cinta medievale, dove un tempo si ergeva la Torre della Rosa. Tornati in piazza Maggiore, si prosegue quindi nella contigua piazzetta della Legna (con il neogotico Palazzo Guarnieri all’angolo), per vedere, all’incrocio con la salita Muffoni, il cinquecentesco Monte di Pietà (è da ricordare che il fondatore di queste istituzioni, Bernardino Tomitano, era feltrino). Poco più avanti, in via del Paradiso, si incontra sulla destra la Galleria d’arte moderna “C. Rizzarda”. Attraverso via Da Romagno si scende nella parallela via Mezzaterra, percorrendola verso destra ed ammirandone i nobili palazzi affrescati che la costeggiano. Una breve salita sulla destra permette di raggiungere via Cornarotta, dominata dalla mole del Vescovado vecchio, prossima sede del Museo di Arte Sacra, ricostruito nel ’500 sul sito del duecentesco Castello dei Vescovi; la costruzione si sviluppa su pianta poligonale, fino alla via del Paradiso, dove oggi sorge il Palazzo de’ Mezzan. Ridiscesi in via Mezzaterra, la si percorre fino alla fine, giungendo davanti alla cinquecentesca Porta Imperiale, all’angolo sud-ovest del perimetro murario. Si torna quindi al parcheggio, seguendo via Garibaldi.