Roncade

Comune

Via Roma, 53
Roncade (TV) – 31056

 
 

Luogo di timbratura del Lasciapassare incluso nel kit “Viaggio nel tempo”:

Timbro non ancora disponibile

 

Cenni Storici

Testimonianze della presenza umana si hanno a partire dal neolitico. Nel 1937 presso le officine Menon in vicinanza al centro di Roncade, sono emersi resti di ossa umane assieme ad alcune punte di freccia in selce ed un coltello. Si tratta di una sepoltura tipica del periodo che va dal IV millennio a.C. alla metà III millennio a.C. Altri reperti, emersi tra il 1992 e il 1994 in una campagna di scavi condotti in località San Andrea del Riul, a nord est di Roncade in vicinanza al fiume Vallio, testimoniano la presenza di un villaggio risalente alla fine del V o agli inizi del IV millennio a.C.  Come nei dintorni, anche nel territorio di Roncade sorgono alcuni fortilizi: è il caso dei castelli di Biancade e Musestre, quest’ultimo residenza di Everardo del Friuli, padre dell’imperatore Berengario del Friuli. Intorno al X secolo la famiglia dei Collalto, nobili di origine longobarda, entra in possesso del territorio di Roncade.  Dopo il periodo medievale, Roncade vide l’arrivo nella sua zona di numerose famiglie patrizie venete in cerca di luoghi tranquilli dove stabilire residenze e ville di campagna: i Guidotti, parenti dei Collalto, i Morelli, i Morosini, i Badoer, i Correr, i Pisani, i Barbarigo, i Tiepolo, i Foscolo, i Memo-Mocenigo, i Venier, i Pesaro e, non ultimi i Tron i cui possedimenti diedero vita all’attuale frazione di Ca’ Tron. Grazie a questo sviluppo la repubblica della Serenissima, che già aveva preso il controllo della Marca da un bel pezzo, estese il suo dominio e lo fece durare ben quattro secoli.   Oltre allo sviluppo, portò anche forti differenziazioni sociali basate sulla politica del latifondo, che si accentuarono quando salì al potere in Italia Napoleone Bonaparte. Divenuta un cantone del Regno d’Italia, passata successivamente sotto il controllo dell’Austria, Roncade ritornò definitivamente nel territorio italiano nel 1866, momento in cui però fu considerata una terra d’abbandono. Buona parte della popolazione fu costretta ad emigrare fuori del Veneto ed oltreoceano. Pochi decenni dopo si svilupparono nella zona numerose attività d’artigianato gestite da famiglie celebri veneziane e trevigiane. Dopo le devastazioni subite dalle due guerre mondiali, tutte queste attività artigianali si trasformarono in varie industrie medio-piccole, che caratterizzano tutt’oggi gran parte del panorama economico veneto.

Itinerario Urbano

Il percorso inizia dal centro di Roncade con il monumento di Libero Andreotti dedicato ai Caduti della 1ª guerra mondiale. Si prosegue poi costeggiando le sponde del fiume Musestre. Qui, fino alla fine degli anni ’60, i “lavanderi” svolgevano la loro attività immergendo nelle acque di risorgiva di questo fiume la biancheria che la nobiltà veneziana commissionava loro perché venisse lavata. Proseguendo sull’alzaia del Musestre si raggiunge la Chiesa Antica di San Cipriano risalente al XII secolo che mantiene intatta la sua struttura e parte degli interni affrescati. Ritornando al centro di Roncade si possono ammirare alcune delle ville roncadesi costruite dalla nobiltà veneziana tra gli inizi del’400 e l’800 come villa Manera Gambirasi, villa Torresini Crosato. Tappa importante è la visita alla Chiesa di Ognissanti di Roncade; la passeggiata può concludersi nella maestosa villa fortificata Giustinian, Ciani Bassetti, detta anche “Castello di Roncade” risalente al Rinascimento.

Luoghi d'interesse

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