Giungendo in città da nord o da sud indistintamente, percorrendo la strada consolare romana Postumia, si può ancora osservare l’antico impianto urbanistico, articolato su tre strade parallele poste con andamento longitudinale. Questi si basava su una struttura amministrativa e fondiaria che divideva il territorio a lotti, caratterizzati dalle abitazioni affacciate sulle strade, che delimitavano i poderi agricoli. La visita alla fortezza medievale ha inizio sul lato nord-ovest del Castello, a pianta quadrata di circa 135 metri di lato, elevato su un terrapieno artificiale, posto sul lato a sud dell’abitato, non distante dalla via consolare Postumia. Si entra dalla porta principale, sul lato nord-est, protetto dal rivellino, e si scorge la Rocchetta, nucleo originario posto nel mezzo del lato settentrionale, con l’alto mastio, ed in origine circondata dall’ampio fossato che la separava dalla Piazza d’armi. In questa, un tempo, si raccoglievano le milizie scaligere preposte alla difesa del confine, chiusa dal grande recinto turrito quadrangolare, intervallato da sette torri scudate. Si esce quindi dalla centrale porta meridionale e ci si trova sul fossato del fiume Tione che scorre da ovest a est, nel punto in cui passava il Serraglio scaligero allora edificato in riva sinistra del fiume e di cui ora sussistono soltanto le fondazioni, parzialmente visibili lungo il corso del fiume stesso. Con la costruzione di questa opera il Castello Scaligero di Villafranca divenne il caposaldo della lunga muraglia turrita, oggi appunto quasi del tutto scomparsa, che sbarrava la pianura a meridione, dal Mincio alle paludi presso Villafranca (località Gazol). Dando le spalle al Castello, si percorre il vallo/giardino sulla vostra destra, fino a tornare al parcheggio. Da qui, percorrendo via Rizzini, si trova sulla sinistra la chiesa dei Frati Cappuccini. Su Corso Vittorio Emanuele II°, in direzione Verona verso il centro di Villafranca, sulla destra troviamo la Chiesa della Disciplina o della Visitazione, il Duomo dedicato ai S.S. Pietro e Paolo del XVIII secolo copia della chiesa palladiana del Redentore di Venezia, l’oratorio di San Rocco in fondo a Corso Vittorio Emanuele II° sulla cui facciata sono ancora visibili affreschi della scuola del Morone. In piazza Giovanni XXIII° il monumento ai caduti del 1929 di Ettore Fagiuoli e Egidio Girelli. In centro, a breve distanza lungo via della Pace, è possibile visitare la “Casa del Trattato – Palazzo Bottagisio” sede dei preliminari di Pace della IIª Guerra di Indipendenza Italiana tra Francesco Giuseppe imperatore d’Austria-Ungheria e Napoleone III° imperatore di Francia; una vicenda cruciale che ha portato Villafranca tra gli altari della storia dell’Unità d’Italia.