Palazzo Pomello Chinaglia, uno degli edifici più antichi di Montagnana, ha impianto di origine trecentesca ma si presenta attualmente con rivestimento in stucco a finto bugnato e portali in pietra del primo Cinquecento. Il testamento di Jacopa da Leonessa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il Gattamelata, fu dettato nella sua stabile residenza sita in un Palazzo affacciato sulla piazza di Montagnana. Alcuni elementi architettonici, l’epoca del palazzo e lo stemma affrescato sulla facciata in sommità (raffigurante un felino rampante) fanno supporre che possa trattarsi proprio di Palazzo Pomello Chinaglia. Qui forse ebbero dimora anche i nobili Pisani, come fa supporre l’imponente stemma lapideo visibile sul portale centrale. Il Palazzo è ancora oggi custodito dalla famiglia Pomello Chinaglia il cui antenato illustre, il Sen. Luigi Chinaglia (nato a Montagnana nel 1841), prese parte al fianco di Giuseppe Garibaldi all’impresa dei Mille. Concluse le lotte per la liberazione del Veneto e l’Unità d’Italia, tornò a Montagnana dove iniziò la sua carriera politica prima come consigliere Comunale, poi nel 1868 come consigliere provinciale, approdando in Parlamento nel 1874, dove siederà per oltre 30 anni. Assiduo frequentatore dei lavori parlamentari, si distinse per le sue idee a favore dell’istruzione femminile. Il Chinaglia fu vice-presidente della Camera dei Deputati dal 1895 al 1899, venne eletto Presidente della stessa nel 1899, e fu poi Senatore del Regno fino al 1906, anno della sua morte a Montagnana. Sotto la loggia del Municipio è custodito un suo busto in marmo con una lapide commemorativa.